In “La Masseria” di Daniela D’Amico Henderson, i campi si stendono sotto il sole cocente, l’aria è carica di promesse e segreti. I personaggi sono scolpiti come il paesaggio che li circonda, duri e resistenti, ma con un cuore pulsante di desideri e rimpianti.
La masseria stessa è un’ancora, un rifugio dal tumulto del mondo, ma anche una prigione di tradizioni e doveri. Henderson narra con una prosa asciutta e potente, catturando la bellezza e la durezza della vita rurale. Ogni riga è un colpo di scalpello, che svela la verità cruda e semplice delle cose.
La trama si dipana come una lunga stagione, lenta e inesorabile, con un finale segno di un destino capriccioso e speranzoso.